corte edu. doc. 180 AMBIENTE (TUTELA DELL’). Commento a Corte EDU, Grande Camera, 9 aprile 2024, ric. n. 53600/20. GLI STATI SONO RESPONSABILI PER INAZIONE CLIMATICA E PER LACONSEGUENTE VIOLAZIONE
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https://hdl.handle.net/10037/36890Date
2024Type
Journal articleTidsskriftartikkel
Peer reviewed
Author
Poto, Margherita PaolaAbstract
Se il cambiamento climatico è indubbiamente un fenomeno globale che merita di essere trattato a livello internazionale da tutti gli Stati, il regime climatico mondiale stabilito dalla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCC) si basa sul principio delle responsabilità comuni ma differenziate e delle capacità rispettive degli Stati (articolo 3, paragrafo 1). Tale principio è stato riaffermato nell’Accordo di Parigi (articolo 2, comma 2) e ripreso nel Glasgow Climate Pact (paragrafo 18), così come nel Piano di attuazione di Sharm el-Sheikh (paragrafo 12). Ne consegue che ogni Stato ha la propria quota di responsabilità nel prendere misure per affrontare il cambiamento climatico e che l’adozione di tali misure è determinata dalle capacità proprie dello Stato interessato, e non da un’azione (o omissione) particolare di qualsiasi altro Stato.
Publisher
Giuffrè Francis LefebvrCitation
Poto. corte edu. doc. 180 AMBIENTE (TUTELA DELL’). Commento a Corte EDU, Grande Camera, 9 aprile 2024, ric. n. 53600/20. GLI STATI SONO RESPONSABILI PER INAZIONE CLIMATICA E PER LACONSEGUENTE VIOLAZIONE . Responsabilita' Civile e Previdenza. 2024:1817Metadata
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